Microdochium nivale
La muffa delle nevi (Microdochium nivale, syn. Fusarium o Gerlachia nivalis).
La muffa delle nevi forma chiazze marcescenti irregolari di colore grigio-bruno nel tappeto erboso. Queste macchie diventano in generale visibili soltanto in primavera dopo lo scioglimento della neve.
Fattori che favoriscono la malattia: alti valori pH a partire da 7, elevata umidità dell'aria, poca circolazione dell'aria, terreni che si asciugano male, residui di sfalci, foglie o neve, apporto elevato e unilaterale di azoto, carenza di potassio in autunno, tempo fresco e umido (da 0 a 10 °C) con temperature variabili nel semestre invernale a partire da settembre. La neve favorisce invero l'infezione, ma non è una premessa fondamentale.
La muffa delle nevi è una malattia fungina del tappeto erboso, attiva soprattutto in inverno.
Come misura preventiva è possibile togliere la neve in eccesso, ma senza calpestarla e compattarla. Altri interventi preventivi: scegliere essenze e varietà adeguate, ridurre l'infeltrimento, tosare l'erba piuttosto bassa in autunno, utilizzare lame ben affilate, moderare l'apporto di azoto in autunno, concimare in autunno con fertilizzanti sbilanciati verso il potassio e il magnesio, evitare la calcinazione in autunno e mantenere asciutta la superficie.
Si interviene con trattamenti preventivi da fine ottobre a dicembre, prima dell'arrivo della neve. Negli inverni miti, l'irrorazione può essere effettuata anche da dicembre a febbraio.
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