Prodotti dopo il danno

Bruchi minatori

Descrizione

Con il termine bruchi minatori si definiscono spesso le larve di piccoli lepidotteri, come la minatrice dell'azalea, la minatrice dell'ippocastano, la tignola del pomodoro e altre. Non ne fanno parte invece la minatrice della tuia e la tignola del ginepro, che appartengono alla famiglia Yponomeutidae.

Danno

Le falene depongono le uova nelle foglie. Poco dopo, il bruco si schiude e scava nella foglia, lasciando solo l'epidermide superiore e inferiore.

Apparizione

Le minatrici sono attive con diverse generazioni da aprile / maggio, in giugno e da metà agosto a fine settembre. Depongono le uova all'interno delle foglie.

Misure preventive

Evitare la deposizione delle uova sulle piante coltivate, in particolare gli ortaggi, utilizzando delle reti di protezione. Stendere le reti sulla superficie coltivata direttamente dopo la semina o la piantagione e fissarle completamente nel terreno. Aprirle solo brevemente per eseguire i lavori in modo da ridurre al minimo l'arrivo in volo dei lepidotteri.

Difesa

Le minatrici possono essere combattute con prodotti che agiscono per contatto solo all'esterno della foglia, subito dopo la deposizione delle uovo e dopo la schiusa. Una volta all'interno delle foglie o dei germogli sono richiesti prodotti con principi attivi in grado di penetrare nei tessuti vegetali e di distribuirsi localmente o in tutta la pianta (sistemici).

Bruchi minatori
Figura 1: mina fogliare di tignola del pomodoro.

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